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Ecco a voi l’intervista rilasciata dal Dott. Adriano Tommasi a My Football Social per la rubrica: “ L’agente nel pallone ”.
– Da quanti anni fa l’agente FIFA? Come é nata in lei questa passione che poi si é trasformata in professione?
Dopo aver sueperato la sessione d’esame nel settembre 2011, ho intrapreso la professione di Agente Fifa (oggi Intermediario). Naturalmente la passione per il calcio è stata la motivazione principale che mi ha spinto ad avvicinarmi a questo mondo e poi a farne una professione.
– Quali sono le mansioni principali del suo lavoro?
Le attività principali di questa professione, sono esplicitamente contenute all’interno del regolamento agenti. Il procuratore sportivo assiste il calciatore nella conclusione o nella risoluzione di un contratto di prestazione sportiva tra questi ed una Società Sportiva. Inoltre, è parte attiva nella conclusione di un trasferimento di un Calciatore tra due Società Sportive. Naturalmente le attività di procuratore sportivo, nel tempo, si sono ampliate ed è sempre più frequente dedicarsi anche ad attività collaterali non meno importanti come, ad esempio, la gestione dei diritti d’immagine dei propri assistiti.
– Cosa potrebbe consigliare ad un giovane che vuole fare questo lavoro?
Una frase che mi è rimasta impressa nel mio percorso di studi per diventare Agente Fifa, è stata quella pronunciata da uno dei docenti del corso : “Ragazzi, questo non è un lavoro che si fa dietro una scrivania”. Ciò comporta un notevole dispendio di energie, nonché ingenti sacrifici in termini economici e fisici per i lunghi viaggi da affrontare per incontrare calciatori o dirigenti di società. Il consiglio che posso dare è quello di non scoraggiarsi mai perché per costruire il successo, bisogna necessariamente passare prima attraverso sconfitte e delusioni.
– In Italia c’é spazio per nuovi agenti di calciatori? Ci sono nuove nazioni in cui il calcio é emergente nelle quali sarebbe produttivo lavorare?
Onestamente, credo che il numero degli agenti presenti sul territorio nazionale sia eccessivo e, pertanto, non credo ne siano necessari altri. Tuttavia, la recente deregolamentazione della professione, sembra andare in senso contrario a questa mia considerazione….
Relativamente alle nazioni in cui il calcio è emergente, ritengo che al momento la Polonia e l’Islanda potrebbero rappresentare dei mercati interessanti da sondare e gli apprezzabili risultati che stanno conseguendo le loro nazionali, sembrerebbero avvalorare questa mia tesi.
– Ci puó parlare di qualche giocatore che segue?
Tra i molti calciatori che seguo, penso che Fabio Rinaldi della Lucchese (secondo portiere) potrà rivelarsi un calciatore di prospettiva; è un classe ’98 ed in questo suo primo anno tra i professionisti sta acquisendo quell’esperienza che gli sarà utile per tutto il resto della sua carriera. Tra i calciatori che ricordo con particolare affetto, vorrei menzionare Luciano Gualdi tuttora in forza al Fano : credo che questo calciatore, oltrechè essere una persona meravigliosa, meriti dei palcoscenici più prestigiosi.
– Potrebbe consigliare qualche giovane di talento che a Suo avviso ha ottime capacità per emergere?
Credo che il classe ’98 della Primavera dela Roma, Marco Tumminello, sia il giovane di maggiore prospettiva attualmente presente nel nostro panorama calcistico. Non a caso tutti i più grandi club d’Europa, hanno messo gli occhi su di lui.
– Cosa ne pensa di My Football Social come social network che permette a calciatori,agenti,osservatori,allenatori ecc…di crearsi una propria rete contatti e pubblicizzare il proprio profilo a livello internazionale.
Nell’era dei Social Network, l’idea avuta da My Football Social è senza dubbio da apprezzare. Al giorno d’oggi, le notizie viaggiano velocemente sulla rete ed avere una vetrina illustre ed autorevole come la vostra è senz’altro d’aiuto a tutti gli addetti ai lavori presenti nel mondo del calcio.
