Intervista all’ Agente di Calciatori Andrea Giorgi

Ecco a voi l’intervista rilasciata da Andrea Giorgi a My Football Social per la rubrica: “ L’agente nel pallone ”.

– Da quanti anni fa l’agente FIFA? Come é nata in lei questa passione che poi si é trasformata in professione?

10 sono gli anni che svolgo questa professione, circa 20 quelli come talent scout alla ricerca di giovani promesse. La voglia di migliorami sempre, di rendermi utile ai giovani, il confronto ed il continuo aggiornamento e approfondimento delle varie tecniche di scuola calcio legate al lavoro che svolgo, mi hanno permesso di raggiungere obiettivi importanti e soprattutto mi rendono felice di svolgere questa professione, impegnativa ma ricca di soddisfazioni. Un giorno del 2005 in aereo, rientrando dalla Danimarca dove mi ero recato per lavoro, sfogliando una rivista di diritto sportivo, un po’ sgualcita, che casualmente era stata lasciata lì da un passeggero del volo precedente, leggo distrattamente un titolo di un articolo che diceva esattamente così: <<……Prossimo esame da Agente FIFA si terrà a Roma in data….ecc…>>. Non sapendo cosa fosse all’epoca un Agente FIFA cominciai a leggere l’articolo e tutto ebbe inizio da lì.

– Quali sono le mansioni principali del suo lavoro?

Oltre a gestire i contratti degli atleti, è molto importante curarne le loro relazioni pubbliche. Talvolta, sono i clienti a chiedermi di orientarli nella loro vita d’affari e per questo motivo bisogna essere preparati e avere una grande conoscenza del diritto sportivo, che aiuta nel negoziare i contratti dei giocatori.

– Cosa potrebbe consigliare ad un giovane che vuole fare questo lavoro?

Credo molto nell’onestà, nel rispetto, nell’amicizia, nella serietà e svolgo la mia professione facendo riferimento a questi valori. Quindi quello che posso consigliare ad un giovane è di fare sempre riferimento ai valori di base ma soprattutto “quando inizi un lavoro come questo, quello che conta è farlo fino in fondo e bene”.

– In Italia c’é spazio per nuovi agenti di calciatori? Ci sono nuove nazioni in cui il calcio é emergente nelle quali sarebbe produttivo lavorare?

In Italia, se vuoi fare questo lavoro devi cominciare a collaborare con procuratori più conosciuti, è una regola non scritta ma in linea di massima funziona così. Personalmente non avevo alcuna voglia di entrare in società con altre persone e di vincolarmi in situazioni più impegnative e forse meno divertenti. Così sono andato a lavorare in Svezia (dove ho collaborato per un periodo con Jan Olsen) e poi in Finlandia. Dopo sono venute anche Romania e Polonia e da pochi mesi anche i paesi della Ex Jugoslavia. Il lavoro consiste nello scoprire giovani promesse sui campi di provincia, segurli cercando di farli salire di categoria, fino all’equivalente del nostro professionismo: «Un mestiere bellissimo».

– Ci puó parlare di qualche giocatore che segue?

Stefan Bajic: Difensore di grande personalità, decisione negli interventi, forza fisica ed eccezionale velocità sono le qualità più evidenti di Bajic, che compensa con la prestanza fisica una tecnica non particolarmente raffinata. Tenace ma corretto, è uno specialista della marcatura a uomo, pur essendo in grado di adeguarsi anche alla difesa a zona o come giocatore di fascia grazie alla sua grande duttilità. Capace di mantenere alti livelli di rendimento per tutta la stagione, Bajic è inoltre un abilissimo colpitore di testa, dote che gli consente di realizzare numerose reti. Giocatore alto 1,91 metri nato a Fiorenzuola d’Arda (PC) da genitori montenegrini nel 1997, oggi milita nella Triestina grazie ad un accordo di prestito con la società della Cremonese. Cresciuto nel settore giovanile del Piacenza, prima di arrivare nella compagine grigiorossa ha militato negli allievi del Parma. Ha collezionato anche otto presenze nelle nazionali under 17 serba e nell’under 18 e Under 19 montenegrina.

– Potrebbe consigliare qualche giovane di talento che a Suo avviso ha ottime capacità per emergere?

Federico Fassone: Centrocampista completo, è un playmaker tecnico, reattivo e molto agile, dotato di ottime qualità nel proteggere il pallone e di un dribbling fulmineo, spesso integrato con improvvise finte con le quali disorienta l’avversario, eseguendo diversi passaggi in pochissimo tempo e fornendo assist per i compagni di squadra. Di media statura, è dotato di ottimo palleggio, qualità che gli consente di dettare i tempi ed impostare l’azione. Grazie alla sua duttilità, è in grado di ricoprire diversi ruoli, quali la mezz’ala, il centrocampista puro o il regista davanti alla difesa. Si è reso protagonista di una graduale maturazione che lo vede militare nelle giovanili del Genoa da 12 anni, e a poco più di diciotto anni, si è reso uno dei migliori centrocampisti nelle Primavere italiane. A livello atletico, è molto rapido nei movimenti, esibendo un mix tra efficacia e fisicità, pur non disponendo di un fisico imponente; dimostra, inoltre, pulizia nei tocchi di palla, tempismo nei contrasti, il tutto unito ad una buona dose di carisma, grinta e personalità in campo.
Un cenno anche ad una punta di grande prospettiva come Christian Spadoni classe 2000, di proprietà dell’UC Sampdoria. E’ un attaccante di talento e fantasia, molto potente fisicamente (dote che gli permette una perfetta protezione della palla), abile con entrambi i piedi, resistente, agile e dotato di un’eccellente tecnica individuale. I suoi punti di forza sono il dribbling, lo scatto e la grande potenza e precisione nel tiro, che lo rendono un pericoloso finalizzatore sia su azione sia come colpitore di taste sui calci da fermo. E’ inoltre un ottimo rigorista. Grazie a queste qualità, alla visione di gioco e alla sua abilità nel servire assist ai compagni, ha giocato da seconda punta nelle giovanili dilettantistiche e successivamente da centravanti, ricoprendo spesso il ruolo di regista offensivo.

– Cosa ne pensa di My Football Social come social network che permette a calciatori,agenti,osservatori,allenatori ecc…di crearsi una propria rete contatti e pubblicizzare il proprio profilo a livello internazionale.

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