Ecco a voi l’intervista rilasciata da Riccardo Ghisoni a My Football Social per la rubrica: “ L’agente nel pallone ”.
– Da quanti anni fa l’agente FIFA? Come é nata in lei questa passione che poi si é trasformata in professione?
Ho conseguito quella che all’epoca era la licenza da agente di calciatori nell’Aprile del 2013, dopo aver superato l’esame in FIGC. Dico all’epoca perché due anni dopo questa professione è stata liberalizzata e non occorre più ottenere nessuna licenza, cosa che ritengo non essere produttiva per questa difficile professione. Il passaggio da passione, nata ovviamente per l’amore verso il gioco del calcio, a professione avviene con i primi guadagni e, nel mio caso, è avvenuto dopo quasi 2 anni e attualmente la porto avanti con successo assieme ad un’altra mansione a gestione familiare. A livello personale ho avuto la fortuna di conoscere e lavorare con esperti del calibro di Danilo Paniccia, scout internazionale, e di Dario Morello, ex calciatore e campione d’Italia con l’Inter dei record, che lavorano assieme a me e Simone Morello all’interno della nostra struttura.
– Quali sono le mansioni principali del suo lavoro?
Mi occupo di gestione dei rapporti contrattuali tra il calciatori e tutti i suoi “stakeholder” (prendendo in prestito questa parola), ossia tutti coloro che hanno una relazione contrattuale con esso: società di calcio, sponsor, assicurazioni, società di gestione patrimoniale, assistenza legale e altri servizi connessi. Una volta ero sempre e costantemente sui campi, adesso telefono e video scouting sono il mio pane quotidiano ma non rinuncio a vedere dal vivo i calciatori per dare un giudizio finale. Attualmente, più che di gestione a 360° della figura del calciatore professionista, ci siamo specializzati nelle intermediazioni tra il nord Europa e l’Italia.
– Cosa potrebbe consigliare ad un giovane che vuole fare questo lavoro?
Consiglierei di non arrendersi alle prime difficoltà e di programmare il lavoro a medio-lungo termine. All’inizio si tratta di una professione che richiede un cospicuo investimento che porterà i suoi frutti non prima di 5/6 anni. Professionalità e competenza, calcistica e normativa, completano il quadro.
– In Italia c’é spazio per nuovi agenti di calciatori? Ci sono nuove nazioni in cui il calcio é emergente nelle quali sarebbe produttivo lavorare?
In teoria poco, in pratica molto. Nel senso che si tratta di una professione dove guadagnano tanti soldi quasi tutte le stesse strutture che operavano 20 anni fa ma, nel frattempo, alcuni professionisti competenti sono riusciti a inserirsi. La liberalizzazione facilita l’inizio di questa attività, la differenza la fanno capacità e professionalità. La globalizzazione ha “unificato” il calcio a livello internazionale ma consiglio a tutti di esplorare territori inesplorati. Ad esempio io mi occupo di intermediazioni con il nord Europa, in particolare Norvegia, Finlandia e le repubbliche baltiche.
– Ci puó parlare di qualche giocatore che segue?
Sarebbe facile, in generale, parlare di giocatori conosciuti ma vorrei parlare di Riccardo Carroli, portiere classe 1996 che sta giocando in serie D al Ribelle e che lo scorso anno era a Cesena. È costantemente il migliore in campo – non lo dico io ma le pagelle dei giornalisti – e penso che a breve possa ritornare dove le sfortune societarie dello scorso anno non gli hanno permesso di giocare.
– Potrebbe consigliare qualche giovane di talento che a Suo avviso ha ottime capacità per emergere?
A livello internazionale dico, in ordine di quanto dimostrato fino ad oggi, tre nomi: Leroy Sane, tedesco classe 1996 del Manchester City, Benjamin Pavard, difensore ’96 dello Stoccarda e dell’U21 francese, e Martin Ojeda, 1998 del Ferro Carril Oeste. Ma occhio al mio amico Maor Buzaglo: non è più giovanissimo (classe 1988) ma in questa stagione in Europa League con il suo Hapoel Beer Sheva ha segnato a San Siro ad Handonovic su punizione e al Southampton in trasferta. L’Italia, forse, lo aspetta.
– Cosa ne pensa di My Football Social come social network che permette a calciatori,agenti,osservatori,allenatori ecc…di crearsi una propria rete contatti e pubblicizzare il proprio profilo a livello internazionale.
Penso che sia uno strumento molto utile che aiuta calciatori, osservatori, agenti e allenatori a raggiungere il proprio obiettivo. Ampliare la rete di contatti è una delle prime cose da fare in questo mestiere e My Football Social è in grado di garantirlo. In particolare per chi è “neofita” di questa professione, sarebbe poco intelligente non sfruttare questa opportunità che mi sento di consigliare a tutti!