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Ecco a voi l’intervista rilasciata da Antonio Burdi a My Football Social per la rubrica: “ L’agente nel pallone ”.
– Da quanti anni fa l’agente FIFA? Come é nata in lei questa passione che poi si é trasformata in professione?
Sono un Agente FIFA da circa 3 anni. Ho sempre avuto la passione per il calcio praticandolo anche, sin dalla tenera età, seppur solo a livelli giovanili dilettantistici. Evidentemente non avevo abbastanza talento per diventare un calciatore professionista. Ho comunque continuato a seguire il calcio, capendo nel corso del tempo che probabilmente sarei stato più adatto ad una mansione manageriale. Per cui nel settembre 2013 decisi di iscrivermi al bando istituito dalla FIGC per conseguire la qualifica di “Agente di calciatori professionisti e società” alias “Agente FIFA”. Superato brillantemente il concorso, fui abilitato dalla FIGC ad iscrivermi al relativo Albo Professionale con susseguente rilascio della tessera/licenza 1613 attestante la suddetta qualifica professionale.
– Quali sono le mansioni principali del suo lavoro?
È una professione che incorpora svariate mansioni. Sono incorporati aspetti contrattuali, commerciali, fiscali, legali, medici e anche psicologici. È un lavoro che riguarda tutto ciò che gira intorno all’atleta e alle società di calcio. Appunto per questo è essenziale avvalersi di diversi collaboratori, ognuno specializzato nel ramo di propria competenza. Visitando il mio sito web www.antonioburdi.it potrete apprendere quali siano i miei collaboratori per ogni rispettivo campo su menzionato.
Nello specifico, per quanto riguarda l’atleta (il calciatore appunto), un Agente FIFA, lo rappresenta sia in sede di stipula di un contratto da professionista, sia in occasione di un rinnovo e/o di un suo trasferimento da una società ad un altra. Rappresentanza ugualmente valida, anche per un “giovane di serie” (calciatore tesserato per una società professionistica a partire dal 14º anno di età). Oltre all’aspetto contrattuale, noi Agenti ci occupiamo anche della parte commerciale riguardante l’atleta. Vale a dire : tutto ciò che ruota intorno all’ immagine dell’atleta e quindi : contratti di sponsorizzazione, pubblicità di vario genere, stipula di accordi con sponsor tecnici, ecc. Inoltre è importante il ramo psicologico e medico (eventuali infortuni) relativo all’atleta.
Per quanto riguarda invece la consulenza offerta alle società, può riguardare: mandato per la vendita o per l’acquisto di un calciatore (operando da intermediario tra le due società), attività di Scouting per un area specifica o/e per un calciatore specifico, ecc.
– Cosa potrebbe consigliare ad un giovane che vuole fare questo lavoro?
Studiare, guardare tante partite (sia in TV, sia live), viaggiare, imparare quante più lingue possibili ed eventualmente affiancarsi ad un Agente già navigato. Studiare però e’ fondamentale. Bisogna avere sia un ottima conoscenza di tutti i regolamenti FIGC e FIFA ed essere in possesso di conoscenze e competenze aziendali, economiche e giuridiche.
Quindi ad un giovane, intenzionato a interrompere un percorso universitario (ne sento tanti), per dedicarsi a questa professione, consiglio vivamente di non farlo, perché le due cose vanno a braccetto, non solo per le ragioni su esposte ma anche per una questione di immagine professionale personale.
– In Italia c’é spazio per nuovi agenti di calciatori? Ci sono nuove nazioni in cui il calcio é emergente nelle quali sarebbe produttivo lavorare?
In Italia e’ tutto più difficile, in qualsiasi lavoro o attività. Burocrazia, mancanza di controlli, poca meritocrazia e tante raccomandazioni, scarsa tutela nei nostri confronti da parte federazione e organi federali, scarsa fiducia nei giovani calciatori, sono soltanto alcune delle tante problematiche del nostro Paese. Basti pensare alla scellerata liberalizzazione della nostra figura, promossa dalla FIFA e avallata dalla FIGC, che quanto meno avrebbe potuto, oltre che dovuto, mantenere in vita l’Albo professionale “Agenti di calciatori professionisti e società”, anziché promuoverne la decadenza. Siamo stati letteralmente scippati di un titolo legittimamente acquisito attraverso il superamento di un esame abilitativo.
Dove e’ ancora produttivo lavorare come agente? In FRANCIA. La Federazione Francese (FFF), conseguentemente alla liberalizzazione promossa dalla FIFA, ha attuato diverse linee guida per tutelare “L’ Agent de Joueurs” in territorio francese. Innanzitutto sono state mantenute le qualifiche professionali preesistenti, continuano ad esistere esami abilitativi per l’esercizio della professione e la federazione garantisce la massima tutela alla figura. In poche parole, una persona priva di idonee competenze e idonea qualifica non ha la possibilità di operare, come giusto che sia come in qualunque professione. L’Italia invece è storicamente abituata a contraddistinguersi. In peggio però.
– Ci puó parlare di qualche giocatore che segue?
Pasquale Tedone , terzino destro, classe 1999, Primavera FC Bari 1908. Quest’anno però sta facendo fatica a trovar spazio, sia perché ha davanti, nel suo ruolo, due giocatori importanti, come Scalera e Turi, entrambi classe 1998, sia perché attualmente è infortunato. Però vi assicuro che è un giocatore di grande prospettiva. E’ un terzino di spinta con grande facilità di corsa e grande capacità di saltare l’uomo.
Ho avuto tantissime richieste per lui la scorsa estate, tutte rispedite al mittente. Anche se la stagione non è iniziata nel migliore dei modi, spero che la società sappia valorizzare questo talento in futuro.
– Cosa ne pensa di My Football Social come social network che permette a calciatori,agenti,osservatori,allenatori ecc…di crearsi una propria rete contatti e pubblicizzare il proprio profilo a livello internazionale.
Chiedo venia, ma sinceramente fino ad oggi non ero a conoscenza dell’utile servizio che offrite. Peró vi prometto che di qui in avanti, quanto meno approfondirò la conoscenza 
